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09/04/2011 - Bologna: Assemblea nazionale di facciamo breccia

ASSEMBLEA NAZIONALE DI FACCIAMO BRECCIA

Sabato 9 Aprile 2011 - ore 10.00-20.00

Bologna – Atlantide - Piazza di Porta Santo Stefano

L’assemblea nazionale di Facciamo Breccia si svolge in un momento particolare per le realtà bolognesi che ne fanno parte. Le associazioni che hanno in concessione lo spazio di Atlantide sono infatti state sfrattate dalla Commissaria Straordinaria al Comune di Bologna, Annamaria Cancellieri, con un atto che tutto è fuorché di “ordinaria amministrazione”. Nei suoi ultimi mesi da “podestà” la signora Cancellieri sta tentando di forzare la situazione in una Bologna politicamente allo sbando.

Facciamo Breccia, nell’esprimere tutta la propria solidarietà alle associazioni colpite da un atto amministrativo che nasconde – male – un intendimento politico repressivo nei confronti delle realtà lgbitq che popolano Atlantide, aderisce alla mobilitazione bolognese e, in particolare, parteciperà al

Presidio cittadino

che si terrà

Venerdì 8 aprile alle 18 in piazza Re Enzo a Bologna


Sabato 9 Aprile l’Assemblea Nazionale di Facciamo Breccia si terrà proprio ad Atlantide, luogo di movimento da sempre accogliente nei confronti di realtà di altre città, spazio che ha arricchito Bologna e che ha fatto di Bologna un riferimento. Spazio che difenderemo con i compagni e le compagne bolognesi.


All’ordine del giorno:

-    Organizzazione del Convegno “Fuori & Dentro le democrazie sessuali ” previsto a Roma nei giorni 28 e 29 maggio prossimi.

-    Mobilitazioni e Iniziative verso e in occasione dell’Europride di Roma del prossimo giugno.

-    Cancellieri non cancellerai Atlantide!

 

Le Assemblee di Facciamo Breccia sono sempre aperte a chiunque sia interessat*.


COORDINAMENTO FACCIAMO BRECCIA

 
12/02/2011 - Firenze: Assemblea Nazionale Facciamo Breccia

ASSEMBLEA NAZIONALE DI FACCIAMO BRECCIA

SABATO 12 FEBBRAIO 2011

dalle ore 11 alle ore 18

FIRENZE - c/o AZIONE GAY E LESBICA – via Pisana 31R

Scarica indizione in PDF

REPORT ASSEMBLEA

 

L’11 febbraio 2011 ci sarà chi festeggerà ancora una volta il Concordato fra il regime fascista italiano e la casta sacerdotale vaticana: il coordinamento Facciamo Breccia, uscendo dalla “tradizione” non organizzerà la manifestazione No Vat.

Quando nel 2005 il percorso di Facciamo Breccia prese avvio dallo sdegno diffuso per i continui attacchi contro l’autodeterminazione di donne e LGBTIQ da parte delle gerarchie vaticane, raccolse l’area dell’associazionismo e dei collettivi LGBTIQ e femministi che uscivano dal ciclo di mobilitazioni di Genova 2001 e dei Social Forum di Firenze e Parigi, ma anche altra parte di movimento che dava una lettura politica generale del ruolo di controllo sociale svolto dal Vaticano, e questo in un clima generale di riassorbimento dei movimenti.

Cinque anni dopo il contesto delle lotte è completamente mutato e ci attraversano le mobilitazioni di studenti, operai/e, migranti, precari/e, ricercatori/trici che dai tetti e dalle strade contestano la ridefinizione violenta dei rapporti di produzione che le forze neoliberiste stanno imponendo, con l’appoggio di Unione Europea e agenzie internazionali. Questa stagione è salutata in Italia con esultanti annunci della definitiva “morte del ’68.” D’altra parte, qualsiasi tentativo di critica e di esplicitazione delle contraddizioni insite nella formula dell’estensione dei diritti LGT in prospettiva antidiscriminatoria subisce da tempo una sistematica azione di marginalizzazione da quella parte di movimento LGBT che ha rincorso con modalità di conquista l’ ”Europa dei diritti”, i cui limiti ci appaiono ora con sconcertante evidenza.

Dopo le aperture a Casapound e la solidarietà di Alemanno “contro la violenza”, una parte del movimento mainstream arriva a ringraziare la ministra Gelmini per la settimana contro la violenza, celebrata mentre si demolivano scuola e università; ad applaudire la ministra Carfagna per la prima campagna italiana contro l’omofobia che - sinteticamente - incita all’invisibilità e addita la diversità come disvalore; infine ad apprezzare le timide aperture vaticane sul profilattico, subito smentite.

E’ bastata una campagna mediatica sull’emergenza omofobia, per spingerci nel ruolo di vittime che chiedono protezione e sicurezza.

Anche se fossero vere aperture non abbiamo tempo di aspettare i loro frutti malati: il nostro tempo non produttivo/riproduttivo si esplica qui e ora, nelle nostre forme di vita e resistenza, nella costruzione di reti alternative, nella creazione di “contro egemonie sovversive”.

Eppure un dato comune sembra emergere dalle lotte di migranti, studenti, operai/e, precari/e: non c’è nessun futuro accesso a una condizione di reddito, diritti e dignità che sia garantito o acquisibile automaticamente, nemmeno come contropartita del disciplinamento sociale e della flessibilità totale. Come sa bene chi ha subito l’inganno della sanatoria truffa, chi subisce l’espulsione dall’università e dalla ricerca, chi lavora nella precarietà e non avrà mai la pensione; neppure quelli che chiamavamo “diritti  acquisiti” esistono più.

Non sarà l’Europa a salvarci: salverà le banche, salverà l’euro, le finanze statali, ma non certo noi.

Per uscire da questa deriva suicidaria del movimento LGBTIQ e riconnetterlo alle lotte in corso non serve un quasi scontato NO VAT, che pure ha avuto il merito di mettere a nudo le anomalie del contesto italiano, dove l’intreccio affaristico e il ricatto vaticano sulla politica istituzionale bloccano fondamentali diritti di autodeterminazione.

Il 12 febbraio 2011 non sferreremo l’attacco finale al potere Vaticano: lo lasceremo agonizzare tra scandali finanziari, processi per stupro e ridicole battaglie contro l’educazione civica e sessuale (!), pronti/e comunque a rispondere quotidianamente a ogni provocazione e a denunciare i privilegi e le regalie di stato.

Il 12 febbraio 2011 ci ritroveremo in un’assemblea nazionale – come sempre aperta – per guardare avanti. Nostre referenti, ancora una volta, saranno tutte le soggettività che con Facciamo Breccia hanno negli anni ampliato le lotte LGBTIQ contro il neoliberismo, sul versante antirazzista, antifascista e antisessista.

Facciamo quindi appello all’arcipelago lgbti-queer, femminista e di movimento che in mille contesti in questi anni, nella teoria e nella prassi, ha posto collettivamente le basi per una riconfigurazione delle lotte LGBTIQ e femministe, ma non solo, organizzando molteplici appuntamenti di piazza e di riflessione che, seppure ignorati dall’informazione mainstream, hanno permesso la resistenza di pensiero critico e intelligenza.

Il 12 febbraio pensiamo di incontrarci in forma operativa e organizzativa con quanti/e vorranno costruire un grande momento autonomo e plurale a ridosso dell’Europride di Roma 2011, che riapra tutte le contraddizioni globali che attraversano le soggettività sessuate in questa “democrazia sessuale fantasma” che è l’Italia, vogliamo interrogarci su quali sono le soglie di accesso, inclusione e esclusione dall’Europa fortezza, che affianca normativa antidiscriminatoria e Schengen (in Italia i CIE).

Vogliamo porci come parzialità di un arcipelago lgbti-queer che vuol essere parte di movimento di trasformazione sociale, assieme alle altre soggettività in lotta.

 

COORDINAMENTO FACCIAMO BRECCIA
 
15-16/01/2011 - Roma: VARIANTI DI GENERE Laboratorio di analisi e approfondimenti

VARIANTI DI GENERE

Laboratorio di analisi e approfondimenti

verso il RomaEuroPride 2011


Sabato 15 e domenica 16 gennaio 2011

presso il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Via Efeso 3\a Roma.


Sabato 15

ore 11.30: “Da Stonewall al RomaEuroPride 2011, i percorsi del movimento lgbtiq”

a seguire presentazione dei workshop

ore 15: Workshop: “Depatologizzazione e transessualismi”

ore 17: Workshop: “Crisi economica: quali servizi e quali diritti”

ore 19: Workshop creativo...quali strumenti e quali azioni verso l'europride?


Domenica 16

ore 10: Workshop: “Lesbismo, familismo ed eterosessismo”

ore 12: Workshop: “Rapporti fra razzismo, colonialismo fondamentalismi

e politiche securitarie”

ore 14.30: Sessione finale, report dei vari workshop, proposte di

dibattito per la piazza dell'EuroPride, iniziative varie.


Diffondete e rispondete!!!

http://orgogliosamentelgbtiq.blogspot.com/

Vi aspettiamo

Il gruppo romano "orgogliosamente tlgbiq"

 
03/10/2010 - Bologna: Assemblea Facciamo Breccia

ASSEMBLEA NAZIONALE DI FACCIAMO BRECCIA

Domenica 3 Ottobre 2010 - ore 10.00-17.00

Bologna - Sala del Baraccano, Via Santo Stefano, 119

scarica il volantino

 

- Politiche razziste e assimilazione delle soggettività eccentriche

- Soggettività/lavoro/precarietà

- Privatizzazione e precarizzazione dell'istruzione pubblica

- Mobilitazioni NO VAT

- Mobilitazioni LGBTIQ ed Europride Roma 2011

 occupazione di san pietro

In cinque anni di attività Facciamo Breccia ha realizzato una mobilitazione permanente sui temi della autodeterminazione, laicità, antifascismo e cittadinanza, partendo dai percorsi di liberazione di donne, lesbiche, gay, trans, migranti e di tutti i soggetti eccentrici.

Nell’approccio, Facciamo Breccia ha declinato la laicità in modo nuovo e diverso rispetto all’anticlericalismo liberale, contribuendo in modo fondamentale alla circolazione e esplicitazione della critica nei confronti del Vaticano e della Chiesa Cattolica – cosa oggi acquisita non solo presso le/gli LGBTQ e per la quale rivendichiamo il ruolo svolto.

E’ anche vero che la critica al Vaticano è stata attaccata da un’azione mediatica distorta, tanto che l'opinione pubblica italiana, diversamente da quanto avviene in tutto il mondo, sembra assuefatta agli innumerevoli casi di violenza di religiosi su donne, bambine/i, rappresentati dai media al pari dei vari ‘scandaletti’ sessuali di questa triste stagione politica.

Ad esempio subdole operazioni di disinformazione sono state perpetuate da media di regime nel tentativo di associare i preti pedofili ai preti gay, per assimilarli acriticamente con un'unica e indistinta ‘condotta viziosa’.

Riteniamo che si stia aprendo una nuova fase, che in parte ha già caratterizzato lo scorso NO VAT e che segna la direzione verso cui Facciamo Breccia vuole muoversi in futuro.

In Italia è in atto un tentativo di assimilazione selettiva dei soggetti minoritari sulla base della loro disponibilità a legittimare docilmente discorsi razzisti, eterosessisti e repressivi: è prevista l'inclusione delle sole soggettività che non mettono in discussione il potere.

In questo ordine discorsivo la religione cattolica viene brandita per rinforzare un'identità nazionalista e razzista, da contrapporre a migranti, rom, musulmani.

E’ fondamentale denunciare il ricatto che subiscono gay, lesbiche e trans e altre figure della diversità, ricatto insito nella richiesta di complicità con una politica che concede una legittimazione vittimizzante, in cambio del sostegno a un ordine razzista complessivo. Mentre permane l’esclusione sociale e la criminalizzazione nelle scelte di vita da parte della Chiesa Cattolica.

Non bastasse, tale assetto familista e razzista è rafforzato dalle politiche ‘contro la crisi’ che di fatto impediscono ogni autonomia a migliaia di giovani adulti/e, vittime di una precarietà permanente e di un welfare che le/li esclude. Nuove forme di controllo sociale vengono poi preparate in un settore strategico come quello dell'istruzione pubblica, selvaggiamente precarizzata a beneficio di un settore privato confessionale.

… e perché nulla vada sprecato, la crisi e i tagli alla spesa sono strumentalizzati per innescare un conflitto razzista tra esclusi, nel quale immigrate/i sarebbero concorrenti nell'accesso alle risorse.

 

COORDINAMENTO FACCIAMO BRECCIA

 
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